Esistono documenti che provano l’utilizzo delle grotte di sale per uso terapeutico già 6000 anni fa.
Nella grotta si crea un microclima dove le particelle di sale, grazie alle correnti umide, si diffondono nell’aria. Quando vengono inalate, favoriscono la respirazione curando diverse patologie come asma, bronchiti croniche e diversi disordini respiratori.
Fu un luminare polacco il primo a cimentarsi in quella che oggi si chiama Haloterapia, facendo respirare ai suoi pazienti microelementi del sale.
Infatti nell’antichità gli venivano riconosciute proprietà curative se non addirittura taumaturgiche.
Veniva utilizzato come moneta di scambio, in Egitto era un dono “da faraoni” e nel Medioevo gli vennero attribuite proprietà quasi miracolose, oltre che di protezione dal male.
Nei tempi antichi erano noti gli effetti benefici dell’aria di mare sulla salute delle persone, ma non era stata condotta nessuna ricerca scientifica quindi non si conoscevano iodio, ioni negativi o positivi e i relativi effetti sul benessere respiratorio.